A 130 km da Bangkok, facilmente raggiungibile in giornata con i mezzi pubblici, si trova la tranquilla cittadina di Kanchanaburi, sorta sulle rive del fiume Khwae, che riesce a nascondere agilmente il suo passato tragico.

Kanchanaburi fu infatti protagonista  durante l’occupazione giapponese della Thailandia di una terribile storia connessa alla costruzione di una ferrovia.

Nel biennio ’42-’43, infatti, il Giappone iniziò la costruzione di una linea ferroviaria di vitale importanza per i rifornimenti di quei paesi che i nipponici avevano intenzione di annettere al proprio territorio coloniale. Quindi sfruttarono la manovalanza dei prigionieri di guerra per il loro progetto, con un bilancio di circa 100 mila vittime per le estreme condizioni di lavoro che valse all’opera il soprannome di “Ferrovia della Morte”.

A memoria del sacrificio di questi uomini rimane il Ponte sul Fiume Khwae, bombardato dagli Alleati nel ’45 e oggi ricostruito più come memoriale che come infrastruttura tramviaria.

Attorno al ponte si concentra il fulcro della cittadina, con qualche caffè e qualche ristorante, il museo dedicato e l’Allied War Cemetery dove sono sepolti almeno 7000 prigionieri alleati.

Visto il suo passato l’importanza militare che ha avuto, il ponte è meta di gite di molti militari o studenti di scuole militari. Quando ci andai un pullman di soldati thailandesi volle farsi una foto di gruppo con me, valli a capire.

Un altro buon motivo per passare da Kanchanaburi è per trovare alloggio prima di recarsi nel Parco Nazionale di Erawan, una vera perla dimenticata da molti.

COME ARRIVARE ALLA FERROVIA DELLA MORTE DI KANCHANABURI IN THAILANDIA

Thailandia: dove andare e cosa vedere!

banner thai

Comments

comments