Kathmandu è la porta di accesso al Nepal, il biglietto da visita di questo piccolo Stato incastrato tra due super potenze mondiali, l’India e la Cina, che strenuamente combatte per mantenere intatta la sua identità.

Kathmandu non è niente di ciò che abbiate mai visto, è un mondo a sé, una città sincera e orgogliosa fatta di templi, cicatrici inguaribili, tradizioni secolari e misticismo. Un caos ordinato, dove ogni tentativo di mettere ordine, crea in realtà ancora più disordine. Infatti a Kathmandu ci sono solo 2 semafori, di cui solo 1 funzionante. Sulle strade di Kathmandu convivono auto, moto, trattori, scimmie, camion, mucche, cani, uomini, mercati. Per questo il cuore vibrante della città sono le sue strade, da percorrere passo dopo passo, rigorosamente a piedi, cartina alla mano come degli esploratori.

KATHMANDU- Giorno 1

  • Durbar Square
  • Hanuman Dhoka, Palazzo Reale
  • Thamel
  • Garden of Dreams

Durbar Square

Il primo giorno a Kathmandu iniziate la vostra visita da Durbar Square, la piazza principale della città (1000 rupie nepalesi) su cui si affacciano una serie di templi e complessi estremamente suggestivi. Cominciate dal lato meridionale della piazza, dove si trova il Gaddhi Durbar, un edificio dallo stile coloniale bianco che contrasta con lo stile antico e con i mattoni rossi del resto delle costruzioni. Proseguite verso nord costeggiando il complesso dell’Hanuman Dhoka, il vecchio Palazzo Reale. Sbirciate dentro ai piccoli templi che occupano il lato settentrionale della piazza e osservate i nepalesi sotto i tetti a pagoda del Jagannath Temple, il principale su questo lato.

Infine, completate la visita di Durbar Square entrando all’interno del Palazzo Reale, l’Hanuman Dhoka, un complesso suggestivo con cortili colorati e statue, e un laghetto da cui si erge fiera una statua Naga.

Passeggiate attorno alla piazza, nelle vie che si diramano, in particolare dietro a Gaddhi Durbar, dove si trovano bancarelle e mercatini.

Thamel e il Garden of Dreams

Da Durbar Square attraversate tutto il quartiere Thamel, famoso per le bancarelle e i negozi dove fare shopping sia tradizionale sia occidentale a basso costo (in particolare articoli outdoor) e una buona base per pranzare. Dopo pranzo, proseguite fino a raggiungere il grazioso Garden of Dreams, un giardino incantato in stile tropicale che rappresenta una vera e propria fuga dal caos cittadino, lontano dal rumore dei clacson e dall’atmosfera inquinata delle vie di Kathmandu.

Il resto della giornata cercate dei Mo Mo, fate shopping e bevete un té su qualche terrazza. Per cena inoltratevi in Thamel, gironzolate tra le vie illuminate e lasciatevi ispirare.

KATHMANDU – Giorno 2, da parte a parte

  • Tempio di Pashupatinat
  • Boudha Stupa
  • Swayambhunath, il Tempio delle Scimmie

Tempio di Pashupatinat

Svegliatevi presto, contrattate con un tuk tuk driver e fatevi portare alle porte orientali della città, per visitare il maestoso Tempio di Pashupatinat, il più importante tempio induista del Nepal, un complesso dove ritrovare un’intima religiosità, nonostante gli occidentali (i non induisti) non siano ammessi nel complesso principale. Questo non significa che non vivrete emozioni intense. Superate il tempio principale a cui non avete accesso e oltrepassate il fiume per prendere posto sulla balconata panoramica dirimpetto ai ghat, le scalinate che portano al fiume dove vengono allestite le pire e vengono eseguite le cerimonie funebri. Un momento estremamente toccante al quale assistere da rispettosa distanza che comincia con il lavaggio del defunto nel fiume e termina con la cremazione.

Boudha Stupa

Uscendo dal complesso potrete, costeggiando il fiume, raggiungere il magnifico Boudha Stupa, o Boudhanath a circa 2 km da Pashupatinat e lungo la strada potrete pranzare nel consigliatissimo Laava Paalu Restaurant. Si tratta di uno degli Stupa dorati più grandi del mondo, protetto in una piazza circolare stupenda. Entrando dalle strette vie di accesso si viene letteralmente sopraffatti dalla bellezza di questo posto. Girate attorno allo Stupa, saliteci sopra e terminate la visita ammirando il panorama dalla bellissima terrazza affrescata del tempio sul lato nord occidentale della piazza. Vale la pena concedersi del tempo extra in questo angolo meraviglioso di Kathmandu bevendo un caffè su una della tante terrazze panoramiche della piazza.

Swayambhunath, il Tempio delle Scimmie

Lasciate il Boudhanath, risalite su un tuk tuk e fatevi portare dal lato opposto della città, dove vi aspetta una salita celestiale verso il divino Swayambhunath, un antico complesso conosciuto anche come Tempio delle Scimmie, per via dei numerosi macachi che abitano questa collina ricoperta di foresta. Ogni gradino della lunga scalinata è un passo in più verso il cielo, ogni passo aumenta il misticismo di questo luogo.

Visitate l’intero sito compresi i tempi dietro allo stupa principale e rientrate in centro per la cena.

Dintorni di Kathmandu: Nagarkot

Nel caso abbiate dei giorni in più, potreste sfruttarli per esplorare i dintorni di Kathmandu con un’escursione nella sua suggestiva valle. Nagarkot è una destinazione interessante per scoprire villaggi tradizionali circondati dalle risaie.

DOVE DORMIRE A KATHMANDU

La zona più indicata per dormire a Kathmandu è il quartiere Thamel, situato proprio nel cuore della città e a poche centinaia di metri da Durbar Square. Tra i tanti hotel disponibili, consiglio l’Hotel Ganesh Himal, rapporto qualità prezzo ottimo (circa 15 euro a notte a camera), un bellissimo cortile interno con ristorante e un’accoglienza affettuosa.

DOVE MANGIARE A KATHMANDU

Il riferimento per pranzi e cene è sempre il quartiere centrale di Thamel. Qui si trovano la maggior parte dei ristoranti e delle caffetterie. Utile anche a colazione se le proposte salate degli hotel non fanno al caso vostro.
Un ristorante assolutamente da non perdere è il già citato Laava Paalu Restaurant, in zona Boudhanath, situato in un vicoletto, propone piatti della cucina tradizionale che vengono preparati sul momento. Per questo, come sempre in Nepal, il servizio sarà piuttosto lento, ma la qualità dei piatti vale l’attesa.

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