Orchha è così bella e affascinante da avere l’aria di sublime surrealismo e decadenza di un immaginario mondo ucronistico. A Orchha il tempo non esiste, si è fermato non si sa quando, ma sicuramente in un’epoca antica e lontana.

Arrivando in città non puoi aspettarti di trovare nulla, solo desolazione e qualche baracca. E’ questo che amplifica a dismisura la sorpresa e il piacere della scoperta di Orchha, a 250 km da Agra e a 170 km da Khajuraho, lungo la riva del fiume Betwa nello stato dell’India Madhya Pradesh. Nonostante l’aspetto poco affascinante, il villaggio è sorto ai piedi di una collina su cui si trova un Forte stupendo, con due palazzi di rara bellezza; mentre alla periferia sud dell’abitato svettano i cenotafi dei re bundela.

COSA VEDERE A ORCHHA – INDIA DEL NORD

Di tutto quello che ho visto nell’India del Nord, Orchha è la città che più è riuscita a colpirmi. L’atmosfera incontaminata dei suoi palazzi è particolarmente affascinante, ogni passo è una scoperta.
Cominciate la visita dal Forte di Orccha che si trova oltre il ponte. Superate il fiume, molto bello il questo tratto, ed entrate nel forte dalle mura. Una strada porta in cima a una collinetta su cui si trovano 2 bellissimi palazzi: il Raja Mahal e il Jahangir Mahal.
Esplorate i cortili dalle simmetrie perfette, i lunghi corridoi e il camminamento sulle mura che collega le torrette di guardia.
Il bello, al contrario di quanto si possa pensare, è che mancano completamente delle indicazioni a guidare la visita, per cui si è totalmente liberi di vagare per questo immenso palazzo vuoto. Perdetevi in questo complesso che risale al XVI secolo e che fun abbandonato dal Maharaja nel 1783, lasciando incustoditi i magnifici altorilievi e i decori regali nei locali dei palazzi.

Quando sarete stufi di girare per i corridoi, uscite dal complesso e girate a destra prima di riattraversare il fiume per raggiungere i padiglioni esterni alle mura e il Phool Bagh, un incontaminato giardino dove la natura cresce caotica e rigogliosa durante il periodo delle piogge.

Rientrando verso il centro città, visitate il Tempio di Chaturbhuj Mandir, dedicato a Vishnu, caratterizzato da alti stupa di mattoni. All’interno si trova il tempio vero e proprio e poche stanze. Sulla destra, però, una porticina chiusa da un lucchetto porta in cima alla terrazza panoramica. Aspettate che il custode vi proponga di salire (in cambio vorrà qualche rupia) e vi ritroverete all’interno di una scala ripidissima che risale gli stupa fino a portarvi più in alto dei palazzi del forte, sul tetto del tempio, da cui si gode di una vista stupefacente sui dintorni. Qui sarete circondati da Entelli, un primate stupendo, e da avvoltoi che nidificano a decine tra le tegole.

A questo punto spingetevi alla periferia sud dell’abitato dove, in stato di totale abbandono si trovano i bellissimi cenotafi, un mix di arte chandela e moghul, monumenti sepolcrali di Re antichi, affacciati direttamente sul fiume. Un contesto splendido, soprattutto al tramonto.

Verso sera è l’occasione giusta per girare il centro, molto animato con pellegrini e bancarelle a rallegrare l’atmosfera. Qui potrete entrare al Ram Raja Mandir, il tempio hindu più importante della città, e osservare gli indiani pregare e portare doni al Baba.

Se non foste ancora convinti, Orchha è l’unica città dell’India del Nord, dove sono riuscito a godermi una passeggiata tranquilla dopo cena, senza l’ansia dei venditori, delle guide turistiche, dei tuk tuk driver e dei vicoli loschi.

COME RAGGIUNGERE ORCHHA

Orchha si trova a circa metà strada tra Agra e Khajuraho.

Da Agra

In treno
Il mezzo migliore per arrivare a Orchha è il treno che da Agra porta a Jhansi. Ogni giorno partono treni express di prima classe che arrivano a destinazione in 2 ore e mezza circa, quasi la metà del tempo rispetto agli altri. Va prenotato in anticipo per evitare problemi una volta a bordo con il biglietto che viene emesso in stazione.

Da Khajuraho

In autobus locali
Da Khajuraho conviene farsi una lunga tratta in autobus, che tra l’altro passa attraverso una bellissima foresta. La tratta è lunghissima, anche 4 ore per 170 km e gli autobus possono essere molto affollati. Per cui siate pazienti. In ogni caso, un’alternativa comoda su rotaia non c’è.

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