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Vie Ferrate: a strapiombo sulla Gamma 1 ai Piani d’Erna

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A pochi minuti da Lecco parte la via ferrata Gamma 1 che apre la strada alla vetta del Resegone. 

La Gamma 1 non presenta grosse difficoltà tecniche, ma è lunga ed estremamente panoramica offrendo sempre una splendida vista sul Lago di Como e sugli altri laghi della Brianza, un ottimo allenamento a due passi da casa per i più esperti, uno scenografico entry level per chi si vuole avvicinare alla montagna.

Nonostante non presenti grosse difficoltà alpinistiche, la Gamma 1 è una via molto esposta e si raggiungono altezze considerevoli durante il percorso. Nelle 3 ore e mezza di ferrata si rimane appesi a circa 80-100 metri d’altezza su parete verticale e nonostante le scalette aiutino a superare i passaggi più complessi, l’esposizione e l’altezza possono dare un fastidioso senso di vertigini.

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L’attacco alla via è dai Piani d’Erna. Dal parcheggio della funivia si imbocca sulla destra il sentiero n° 1. L’avvicinamento dura circa 20 minuti e garantisce un buon riscaldamento una volta giunti alla parete. La ferrata è ben segnalata da cartelli e vedrete l’imbocco della via sulla destra.

Il primo tratto è più complicato rispetto al resto della ferrata non essendoci appigli artificiali. Cercate la presa migliore sulla roccia e godetevi questa minima difficoltà tecnica. In poco tempo si raggiunge una certa altezza a strapiombo sul bosco sottostante. Dopo una cengia si giunge alla prima scaletta molto lunga ed esposta. Qui si può riprendere fiato, anche se stufa velocemente. Dopo questo passaggio, però, la via diventa più frizzante. Dalle scale si passa alla roccia dove alcune staffe metalliche aiutano i meno esperti su tratti dove gli appigli naturali scarseggiano. Una seconda scaletta porta a un balcone molto panoramico ideale per una sosta.

Da qui proseguite verso sinistra superando un divertente sperone di roccia, dove si può tentare di usare solo prese naturali senza usare le staffe. Sulla cime dello sperone si percorre una breve crestina e un traverso di circa 4 metri e si raggiunge il punto più caratteristico della ferrata, il ponte a fune. Lungo 5 metri va percorso fronte a valle, con una veduta fantastica sul paesaggio circostante. E’ senza dubbio il passaggio più difficile della Gamma 1. Superato il ponte si imbocca una scaletta, non senza difficoltà. In cima a questa scala si imbocca un sentiero non particolarmente ripido che porta agli ultimi speroni prima della vetta.

Dietro una crestina panoramica si supera il ponte Carlo Mauri, questa volta metallico e senza difficoltà, che conduce alla base dell’ultimo sperone e sull’ultima scaletta che conduce direttamente a quota 1350 metri dove la croce terminale segnala la fine della vostra via.

Da qui in 5 minuti si raggiunge il rifugio Stoppani, dove godervi una birra o un pranzo per recuperare le energie dopo la lunga arrampicata, e la funivia per un rientro al parcheggio rapido. In alternativa potete tornare alla macchina in circa un’ora e mezza con il sentiero di rientro.

Una via molto lunga, 3 ore e mezza, che alterna passaggi difficili a sentieri molto semplici. Una ferrata ottima per chi è alle prime armi e vuole avventurarsi su una parete relativamente facile, ma molto esposta. Il ritmo della salita è blando, le scalette permettono di superare le maggiori difficoltà in maniera rapida e indolore, e si recuperano facilmente fiato e braccia sui traversi e sulle creste.

In cima la vista spettacolare sui camini del Resegone, da cui partono altre ferrate e altre vie escursionistiche.

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