Tornati sole e caldo, ma soprattutto terminate le nevicate abbondanti degli ultimi mesi, si riapre la stagione della roccia. Ho quindi rispolverato imbrago e moschettoni e sgranchito le articolazioni con una divertente e impegnativa ferrata in Val Brembana.

La via ferrata della Madonnina del Coren si trova a Brembilla in val Brembana, a circa un’ora e 20 minuti da Milano ed è perfetta per aprire la stagione dell’arrampicata, sia per la durata di poco superiore all’ora, sia per il percorso quasi sempre su roccia e quasi completamente privo di ferri. Una ferrata che potrà riservare molte emozioni a chi non è un super esperto.

L’AVVICINAMENTO ALLA VIA FERRATA

L’avvicinamento alla ferrata dura circa 40 minuti. Dall’abitato della località Cavaglia si lascia la macchina lungo la strada in prossimità di una scalinata. Imboccate il sentiero 596 che attraversa il borgo e si infila nel bosco. Dopo circa 10 minuti si incontra un primo bivio dove bisogna tenere la sinistra.

Il sentiero inizia a salire abbastanza ripido verso l’imponente falesia di roccia nuda che vi troverete di fronte e dove si trova l’attacco della ferrata. A un secondo bivio, a circa 30 minuti di marcia, si tiene di nuovo la sinistra e dopo 10 minuti si incontra l’attacco della ferrata.

LA VIA FERRATA DELLA MADONNINA DEL MONTE COREN

I primi metri di ferrata sono semplici e facilmente percorribili su dei gradoni rocciosi comodi. Dopo questo primo tratto la via diventa subito complessa e divertente grazie a passaggi verticali su roccia da superare con tecnica e concentrazione. Nonostante il terreno naturale, gli appigli e gli appoggi sono frequenti e semplici, eccetto in alcuni tratti, che rendono più emozionante la ferrata.

Il bello della via ferrata del Monte Coren è la sua difficoltà costante e la quasi totale assenza di pause. Per circa un’ora e mezza si arrampica pazientemente, ma senza annoiarsi mai.

Raggiunta la cima di un primo sperone, lo si scavalca per raggiungere un secondo pulpito e si prosegue sul lato opposto. Si procede su un terreno misto di terra e roccia che velocemente porta al tratto più bello e suggestivo della via ferrata che si snoda all’interno di una grotta.
Una sorpresa molto piacevole e che caratterizza la via sul Monte Coren rendendola in qualche modo speciale. Questa è senza dubbio la parte più complessa della ferrata per via dei pochi appigli disponibili e per l’umidità della grotta stessa che rende viscide le poche prese a disposizione. Si sale un primo masso addentrandosi nella caverna, per poi ruotarsi di 180 gradi e salire in direzione opposta dove si intravede l’uscita. Bisogna prestare molta attenzione soprattutto agli appoggi sui piedi e nel caso sia molto bagnata la roccia, aiutarsi con la catena di sicurezza nei passagggi più impervi.

Usciti dalla grotta si risale uno stretto canalino più esposto per l’uscita dal bosco. Qui percepirete di essere quasi giunti in cima, ma prima bisogna affrontare l’ultimo tratto, anch’esso molto bello e impegnativo, lungo una parete quasi verticale di una decina di metri.
Sbucando dall’ultimo appiglio vi troverete di fronte alla croce di vetta a 1343 mt.

DISCESA

La discesa avviene lungo la via normale e inizia in direzione opposta a quella di arrivo lungo la via ferrata. Si scende rapidamente lungo un sentiero scosceso che in un paio di tratti è attrezzato con catena e scalette. Per affrontarlo in sicurezza sfruttate l’imbrago e il kit ferrata per assicurarvi. Proseguite fino a raggiungere in circa 30 minuti la base della falesia dove inizia la ferrata. Passate le vie d’arrampicata si ritorna al secondo bivio incontrato all’andata. Prendete la sinistra e vi ritroverete sul sentiero percorso in precedenza.

COME ARRIVARE ALLA VIA FERRATA DEL MONTE COREN

Da Milano prendete l’autostrada A4 e uscite a Dalmine seguendo le indicazioni per la Val Brembana. Prima dell’abitato di Zogno seguite le indicazioni per Brembilla/Val Taleggio. La strada devia su una valle laterale che in circa 15 minuti porta a Brembilla. Superate le chiesa e imboccate il ponte a destra e seguite la strada in salita fino alla frazione Cavaglia. Qui proseguite fino a individuare i cartelli indicanti il sentiero 596 e trovate parcheggio a bordo strada.

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