Matteo Motta

11817279_455867911253869_7923281492804665390_nSenza la curiosità di scoprire le meraviglie che si celano tra le righe di una guida turistica non avrei mai lasciato il divano di casa. Ma il richiamo del viaggio fu talmente irresistibile che presi il primo mezzo a disposizione e partii per esplorare il mondo.

Nella foga di partire non mi resi conto che avevo scelto una bicicletta e che mi toccava pedalare.

Fu però lei a ispirarmi il nome di questo blog lungo una strada della Cambogia, mentre ascoltavo musica Indie circondato dalle risaie.

Gli esordi

Il primo vero viaggio nel 2007, a bordo della mia Matiz verde che per 4 anni mi ha portato ovunque dalla Grecia alla Scozia, senza mai lamentarsi. Poi l’amore per la bici nel 2011, quando, con un contratto di lavoro in scadenza, decisi un po’ dal nulla di avventurarmi per 2 mesi in Islanda, con una tenda da 4 soldi e pochissima esperienza in tasca. Ed è stato come rinascere.

L’idea del blog

“Partire!
Non tornerò mai,
non tornerò mai perché mai si torna.
Il luogo ove si torna è sempre un altro,
la stazione a cui si torna è diversa…” Fernando Pessoa

E’ dalla necessità di condividere il mio bagaglio di esperienze che nasce l’idea di un blog che racconti storie e rievochi sapori ai viaggiatori in cerca di ispirazione o semplicemente nostalgici.

La parte più difficile nel raccontare un viaggio è quella di riportare le emozioni, più che la descrizione dei luoghi, trasmettere l’autenticità del proprio vissuto senza limitarsi a rubare le parole di una guida turistica.

In fondo ogni viaggio appartiene al suo viaggiatore e sono le esperienze tra un’attrazione e l’altra che rendono unico l’itinerario. Ognuno deve sentire la libertà di seguire la sua Indie Road, senza aver paura di ribellarsi a quell’industria del turismo che tende a standardizzare le sensazioni, i ricordi, gli incontri.